Nuove anticipazioni sul Progetto 669 di Ferrari, Robert Kubica e Sergio Marchionne, per iniziare la settimana.

Da Maranello sembra che al riguardo del tema sospnsione anteriore (già commentato nella precedente entrata), si parla di un terzo elemento anche per il progetto 669, per cercare di controllare l’altezza dal suolo e incrementare il carico nel passo per curva.

Un altro elemento che si modificherà, sarà il radiatore dell’ERS, maggiorato e collocato leggermente più avanti con rispetto al SF70-H. Le fiancate saranno riviste, con bocche di ingresso meno sottili e più ampie in alteza rispetto al 2017: i convogliatori delle pance saranno ristretti lateralmente e le pance saranno ampliate verso il basso.

La bocca d’ingresso sarà così un poco più bassa, per cercare di ridurre la resistenza all’avanzamento. Il passo lungo visto nel Mercedes l’anno passato, sarà rivisto in Ferrari, senza arrivare alla quota di interasse del monoposto del team di Brackley.

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Altre parti modificate, le vedremo nell’area della power unit, per incrementare la efficienza con aggiornamenti alla turbina e al software che gestisce il recupero di energía: tutti questi interventi sono diretti a correggere i problema di affidabilità nella sovralimentaziomne sofferti lo scorso anno.

Nel lato societario, ieri in Italia si era diffuso un rumore con rispetto alla vendita della Ferrari a un grupo inversore. Sergio Marchionne, presidente del grupo Fiat, affermava dal Detroit Motor Show, che lascerà la presidenza del grupo Fiat alla fine del 2018, pero manifestó che gli piacerebbe conservare il posto di presidente della Ferrari.

“Ma chi l’ha cacciata sta storia? Sono tutte menate. La Ferrari vale 20 miliardi in borsa, a che prezzo la compro?…ci vorrebbe un biglietto della lotteria!”, diceva  al rispetto di un articolo nel cuale si riportava che il suo sogno era comprare il marchio del Cavallino.

“Cerchiamo di vincere il mondiale piuttosto, e cerchiamo di fare un sacco di soldi alla Ferrari”, continuava. Ricordiamo che Ferrari, nella prima parte dell’anno scorso, riportò un incremento del 17% fino a 1480 milioni di euro, in comparazione con il primo semestre del 2016.

Il beneficio netto aumentò un 49% fino ai 260 milioni di euro. Per ultimo abbiamo saputo che Robert Kubica ha perso la sua lotta con Sergey Sirotkin per un volante nel team Williams. Il polaco commentava al rispetto:”Il mio obbiettivo finale è tornare a correré nella Formula 1, e questo è un altro passo importante in questa direzione; non vedo la ora di iniziare (nel ruolo di pilota di reserva)”.

“Mi sento nella mia migliore forma física di sempre, però mi è costato molto lavoro arrivare fino a dove sono adesso. Da quì, un forte Vai Robert”,

ci sentiamo, Bruno

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