Pensieri e parole del Jack

¿Do you remember Pat Fry?

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Pat Fry (Shepperton, 17 Marzo 1964) inizió l sua esperienza lavorativa come ingeniere praticante nella Thorn EMI, nel 1981. Quando lasciò la societá nel 1987, si interessò della costruzione di sistemi di sospensione per le motociclette, en el 1987 iniziò la sua carriera nella Formula 1 con il Team Benetton nel reparto di investigazione e sviluppo di Witney.

Nel 1993 l’antico compagno della Benetton, Giorgio Ascarelli, lo convinse a entrare in McLaren, dove inizió a occuparsi dei sistemi di sospensione attiva. Prima della stagione 1994, la FIA vietó questi elementi, e passò a essere ingeniere nella squadra di prove.

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Ingeniere di pista di Mika Häkkinen nel 1995, si occupó nei seguenti cuatro anni di David Coulthard sulle piste del Mondiale. Nel 2002 arrivò la promozione a capo ingeniere e divenne il responsabile del disegno dei McLaren MP4-20, MP4-22 e MP4-24. Nel Maggio del 2010 lasciò la McLaren per incorporarsi alla Scuderia Ferrari come vice-direttore técnico, essendo il braccio destro di Aldo Costa.

Quando Costa lasciò il suo posto nel Maggio del 2011, Pat si incaricò dell’area di sviluppo del chassis. Nel Dicembre del 2014, dopo un anno orribile per la Ferrari, la Scuderia annunciò il licenzamento di Pat Fry e di Niklolas Tombazis, dopo l’arrivo di Maurizio Arrivabene come responsabile della Gestione Sportiva. Nel Gennaio del 2016 si incorporava, come consulente, nello scomparso Team Manor.

Dal Gennaio 2017 si inizió a speculare con una sua possibile unione con il Team Williams e l’amico Paddy Lowe, però quest’anno vedremo a Luca Baldisserri (ex-Ferari) come ingeniere di pista di Lance Stroll, e a un certo Dirk de Beer, ex capo della aerodinamica del Cavallino dal 2013 al 2017.

Forse la sua tappa in Ferrari e stata sempre un poco “prudente”, senza cercare mai i limiti del regolamento, e certamente la sua figura dopo l’uscita dalla Scuderia non è stata certamente valutata come meriterebbe, a mio parere. Persona corretta, educata e buon professionale (Se mi permettete), spero che possa presto rivederlo nel paddock…

Ci sentiamo, Bruno.

 

 

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