Pensieri e parole del Jack
È andata bene
Terminato il cuarto Gran Premio della stagione in Baku, continuamo a vedere due squadre dimostrando sul campo un livello superiore, senza avere potuto capire dove era il vero potenziale delle Red Bull, che si sono autoeliminate per un grave errore di tutta la squadra.
Sorpresa del giorno, Force India: Sergio Perez ha trovato il ritmo giusto e con merito ha portato la sua macchina fino al terzo posto, certamente un balsamico per tutto il team, che aveva iniziato la stagione con alti e bassi.
Un bravo a Charles Leclerc, sesto con la Sauber: il monegasco sembra che finalmente sia riuscito a crescere in parallelo allo sviluppo della monoposto. Meritato “Driver of the day”, spero che possa seguire su questa linea nel futuro, il potenziale è lì.
Fernando Alonso ha dimostrato, con un giro su due ruote, che in questa disciplina non si può tirare la spugna in nessun momento: tante battaglie, vinte e perse, ti lasciano questa lezione. Bene Carlos Sainz, Renault sta crescendo e come diceva nel post gara: “Quando c’è la macchina e la fiducia”, tutto è possibile.
Sul podio Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton: hanno ricevuto più di quello che hanno dato nel fine settimana: in Montmelò ne sapremo di più. È andata bene, si: però cosa sarebbe successo se Romain Grosjean avesse perso il controllo della sua Haas nella zona dove una gru e i commissari stavano lavorando?
Nel mio articolo anteriore parlavo del tema della sicurezza in pista: ieri non solo un pilota ha perso una gara giá vinta (Bottas) per colpa sicuramente di qualche detrito rimasto in pista, peró mi sembra anche che la direzione della gara, ancora una volta, non ha funzionato.
La fortuna e/o la sfortuna sono elementi che possono giocare un ruolo determinante in un weekend: ripetere situazioni potenzamete pericolose non è l’ideale. Dagli errori e dalle fatalitá del passato si dovrebbe imparare per migliorare lo spettacolo e renderlo più sicuro, per quanto sia possibile.
Ci samo diveriti, e molto questa Domenica: avanti così, però sempre cercando di migliorare tutto quello che sia possibile.
Ciao,
Bruno.
Pensieri e parole del Jack
A mezzo cammino
Francia, Austria e Gran Bretagna hanno portato in tre settimane il mondiale di Formula 1 quasi al suo equatore matematico. I grandi protgonisti sono immersi nelle loro particolari lotte a base di sviluppi costanti, e i motoristi ci hanno già presentato le loro evoluzioni.
La lotta a tre (Mercedes, Ferrari e Red Bull) esige una estrema attenzione per non perdere nessun dettaglio (e sono molti).
A fine mese, dopo el Gran Premio di Ungheria, ci sarà la classica pausa estiva, e a fine Agosto avremo due appuntamenti storici, Monza e Spa: ci potranno far capire (spero) se Renault, e soprattutto quello che uscirà dagli appunti di Adrian Newey, sarà sufficiente per poter contare fino alla fine della stagione con un Red Bull come protagonista.
Vorrei soffermarmi a dedicare alcune righe a un Team che, a mio giudizio, ha dimostrato una progressione spettacolare in questo periodo: Sauber Alfa Romeo. La squadra di Hinwil pare che sta sfruttando al massimo la recente collaborazione con Ferrari, e non faccio menzione solo al motore.
La scorsa settimana Simone Resta annunciava la sua incorporazione a tutti gli effetti in seno alla squadra, e suppongo che trasladarà in questi prossimi mesi tutta la esperienza acquisita in Maranello.
Con i recenti problema sofferti con il blistering dei pneumatici, pensó che l’ingeniere Italiano potrà apportare preziosi conscimenti per incontrare soluzioni tra chassis e sospensioni.
Lo stesso Charles Leclerc ammetteva a inizio di questo mese, in una intrevista a Motorsport, che:”…faccio tanta fatica a guidare la C37 (a inizio di stagione), anche perchè io chiedevo alla squadra qualcosa di totalmente sbagliato sul bilanciamento della macchina…”.
Molto utile, per il piloto e la squadra, sarà a mio giudizio la presenza di Xevi Pujolar, del quale ricordo il suo periodo in Faenza, al lato di piloti della taglia di Jean-Eric Vergne e Max Verstappen, per la gestione in corsa.
Questo capitale umano, con grande esperienza, insieme all’organigramma già consolidato all’interno del Team, pensó che impulsarà la squadra svizzera a nuovi progressi, sempre tenendo in considerazione i miglioramementi dei rivali nella lotta per la mezza classifica.
Torno a ripetere a questo punto, se mi permettete,il titolo di un post anteriore: c’è speranza. Ci sentiamo e viva il motorsport,
Bruno.
Pensieri e parole del Jack
C’è speranza
La 24 Ore di Le Mans e il GP di Francia: in due settimane su due tracciati storici, in due discipline differenti, abbiamo visto il trionfo di una componente “moderna”: la tecnología ibrida. Devo confessare che tra gioie e delusioni nell’ambito sportivo, per vari motivi avevo bisogno di disintossicarmi un poco dopo il tour de force della 24 Ore, e ho dedicato piú attenzione dello normale al Campionato del WTCR.
Su piccoli bolidi, giovani e non più giovani protagonisti, si sfidano in un formato divertito del motorsport, l suono dei motori è racing, ed io personalmente ho sfruttato dello spettacolo. Nel DTM, Daniel Juncadella nel Norisring , riportava la bandiera Spagnola ad ondeggiare nel terzo scalone del podio della categoría, un premio a tanto sforzo e lavoro.
Conclusione: in categorie differenti, a ruote coperte, dove la “microaerodinamica” è stata limitata o è un componente non tanto ricercato, lo spettacolo mostra una tendenza ascendente.
Liberty Media ha promesso, como gia abbiamo ricordato anteriormente in questa sezione, che ci sarà nel corto/medio termine una riduzione del peso specifico di questo aspetto (l’ aerodinamica sarà più semplice) anche nella nostra amata Formula 1.
Sarà suficiente per equilibrare le forze in campo come tanti appassionati a questa discplina stanno reclamando? Le divisioni di simulazione nelle sedi di varie squadre hanno già iniziato da tempo gli studi per capire quali saranno le aree fondamentali di lavoro per gli anni a venire.
Il top secret, chiaramente, è assoluto e ci venderanno pillole in piccole dosi sul come sarà il prossimo futuro della competizione. Vedremo nuovi protagonisti, o marche importanti sulle prossime griglie di partenza?
Probabile, abastanza probabile a mio parere. C’è speranza, certamente; però dietro l’angolo c’è sempre la “política”.
I giochi di interessi, la distribuzione dei benefici economici ed un gioco di gerarchie che spero vivamente la nuova dirigenza sappia risolvere in favore del bene comune: spettacolo per noi, competizione in pista, e incremento degli spettatori sui circuiti ed in casa.
Il “Grande Circo” si può rivitalizzare, gli ingredienti base ci sono: adesso la battuta passa ai nuovi dirigenti e ai membri della futura Formula 1
A presto,
Bruno
Pensieri e parole del Jack
08/05/1982 (Joseph Gilles Henrì Villeneuve)
Avevo 21 anni, tante speranze, tanti progetti: giocavo al calcio, però tutti i Martedì non mancavo al mio appuntamento con il giornalaio per il mio numero di Autosprint. Zolder era scenario di un giorno triste, molto triste per me: Gilles ci lasciava per sempre, a modo suo, cercando sempre il limite delle sue possibilità.
Però, non stava tornando al box, perchè a quella velocità? Nessuno ce lo potrà mai spiegare, il piccolo aviatore era così, sempre inventava qualcosa, sempre ci sorprendeva con le sue manovre sulla pista.
Salut Gilles, dopo tanti anni il mio cuore continua a piangere, le lacrime restano nel ricordo, nel passato di quel giovane studente Universitario innamorato della tua “Rossa 27”.
Dopo la classificazione in Montreal, Sebastian Vettel diceva:” Ferrari incredibile: pensando a Gilles è una pole speciale”. Non so se oggi ci sarà una Rossa sullo scalino più alto del podio, però sarebbe fantastico ricordarti con una vittoria, insieme al grande Enzo.
Da cuando tengo l’età della ragione, sono passati tanti piloti al volante di una Ferrari (e non solo), però con te, Gilles, ho vissuto momenti che non si possono scordare.
Ti ringrazio per tutto questo, per avermi fatto capire che non bisogna mollare mai, e cercare di superarsi sempre.
Rivedo fotografie tue e ancora oggi mi stupisco di come dietro al tuo volto gentile e delicato si nascondeva una persona così competitiva e un gran padre di famiglia.
Salut, Gilles
P.S. In quegli anni un cantautore Italiano, Lucio Battisti, era uno dei miei preferiti per la mia passione per la chitarra e il canto:
Ecco perchè questa sezione si chiama “Pensieri e parole”.
Ciao, Bruno.
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