Pensieri e parole del Jack
Lanciata la nuova SF71H di Maranello
Giornata piena per noi Ferraristi oggi in Internet: finalmente abbiamo potuto vedere (o meglio, abbiamo visto quello che ci hanno mostrato per adesso) la nuova realizzazione dello staff tecnico della Scuderia. Dalla introduzione di Mattia Binotto, abbiamo saputo che la nuova creatura è uno sviluppo dei concetti del 2017, con una ricerca della riduzione della resitenza all’avanzamento per favorire una maggiore velocità massima, e uno studio accurato per la riduzione del peso.
Particolare attenzione ha suscitato la realizzazione dello secchitto retroviore, che adesso svolge una vera e propia funzione arodinamica: sul frontale si nota un piccolo soffiaggio e dietro un piccolo profilo aerodinamico. Altro elemento importante quest’ anno è l’Halo, che nel Ferrari si presenta con un soffiaggio nella parti superiore e che sicuramente sará sviluppato durante la stagione.
Il tecnici di Maranello (con la partecipazione attiva di Rory Byrne) hanno lavorato molto nell’alleggerimento delle singole parti della vettura, vista la obbligatoria introduzione del sopra menzionato elemento di sicurezza. L’ala anterore presenta i due piloni più lunghi rispetto all’anno passato, con due soffiaggi che mostrano una chiara analogía con il McLaren MCL32.
Il S-duct presenta prese dell’aria più grandi, molto più avanti dei turning vane. La sospensione anteriore conserva lo schema push road, con una geometría cambiata: con l’avanzamento delle ruote rispetto alle pance si ottiene, in parte, il desiderato allungamento del passo. Da notare che il triangolo superiore non è elevato come abbiamo potuto vedere nel Red Bull e nella presentazione di oggi del Mercedes.
Si mantiene il mozzo soffiato, anche se oggi era volutamente tappato.Mattia Binotto. Nella interessante zona verso le pance, il deviatore di flusso non è piú davanti alle prese dei radiatori e la pancia integra il cono antitrusione superiore giusto nel punto più basso concesso dal regolamento. La bocca dei radiatori è la più piccola vista finora: c’è una seconda apertura piú in alto dove si pesca l’aria per il raffreddamento di radiatori e tutto queso ha permesso un disegno molto svasato delle fiancate. Proseguendo con la vista verso il posteriore, la zona chiamata “Cocacola” si vede molto stretta, la T-wing si allinea quasi al profilo principale dell’alettone posteriore, sempre dentro dei limiti del regolamento.
L’ala posteriore è sostenuta da 2 piloni in forma di collo di cigno, dentro i quali passa lo scarico centrale, molto carenato. La nuova Power Unit avrà una nuova turbina e un nuovo compressore: si spera un piccolo incremento di potenza al principio, ed avrà una vita utile di 7 Gp. L’effetto cromatico del nuovo “rosso corsa” del SF71H è a mio giudizio molto accertato e a prima vista si nota un certosino lavoro nei pochi dettagli “quasi definitivi” (si sa come funziona questo delle presentazioni).
Non resta solo che aspettare alle prove di Barcelona, sperando in un buon inizio di stagione…
Ci sentiamo,
ciao Bruno.